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Corte di Cassazione, sentenza N. 9799/2017 – Cartelle di pagamento nulle se indeterminate

Tale decisione, totalmente in linea con l’orientamento tradizionale, sancisce l’impossibilità di esigere dal contribuente la corresponsione degli interessi se non vengono indicati il tasso applicato e il lasso di tempo in cui lo stesso viene applicato.

Nel caso di specie, la vicenda ha coinvolto alcuni contribuenti a cui veniva notificata una cartella di pagamento con la quale venivano reclamati interessi liquidati a seguito di una sentenza della Commissione Tributaria.

I contribuenti, ravvisate le condizioni necessarie per operare una contestazione, decidono – così – di impugnare la sentenza di appello con ricorso per Cassazione. Le ragioni dell’impugnazione, sono da ravvisarsi nell’assenza del tasso e della relativa decorrenza; infatti, la cartella si limitava a riportare solo l’indicazione del numero della sentenza, senza indicare null’altro.

Pertanto, alla stregua di quanto appena esposto, i giudici della Suprema Corte, hanno così accolto il ricorso presentato.

Il principio confermato dalla Suprema Corte è decisamente significativo e importante per numerosissimi contribuenti: infatti, sporadicamente le cartelle riportano l’indicazione del tasso e dei giorni di decorrenza utilizzati per il calcolo degli interessi.