Architetto, sessant’anni, compiuti, una casa in provincia, mese dopo mese si è visto recapitare decine di lettere: Equitalia, Agenzia delle Entrate, banca finanziatori. (..) Ad aiutarlo ci ha pensato il tribunale, in base alle disposizioni della legge 3 del 2012 – meglio nota come “salva suicidi” – che consentono ai giudici di cancellare totalmente i debiti di chi ne è rimasto schiacciato ingiustamente.
“Gli edifici sarebbero quindi finiti all’asta – spiega l’avvocato Monica Pagano, titolare dello studio (al lavoro sul caso anche i colleghi Matteo Marini e Camilla Serramondi) – chiaramente a un valore molto inferiore rispetto a quello reale. E il ricavato non avrebbe comunque mai estinto i debiti”.
Trovate in allegato l’articolo completo del Corriere della Sera.