Un cumulo di debiti di importo consistente, di oltre 176mila euro complessivi. Ma il giudice del Tribunale di Udine, con un decreto datato 18 giugno, ha stabilito che la coppia, che ha due figli, non possa essere schiava del fisco a vita.
Grazie all’assistenza dello studio legale lombardo, infatti, i due coniugi si sono appellati alla legge 3/2012.
“Quei 176mila euro”, sottolinea l’avvocato Pagano, che ha seguito il caso con il collega Matteo Marini, “i miei assistiti non avrebbero mai potuto pagarli. Lui, infatti, dal 2009 – quando aveva circa 40 anni – si è mantenuto con lavori saltuari e oggi percepisce una pensione da cui già viene detratto il quinto. Lei, invece, nel 2014 ha dovuto cedere a un prezzo irrisorio la sua attività, che non funzionava, dopo aver provato a darla in affitto e non essere mai stata pagata. Il risultato è che ora vivono in affitto con la sola pensione di lui”.
In allegato il testo completo dell’articolo apparso su Il Gazzettino