Il decreto fa sempre salvi gli spostamenti anche al di fuori del proprio comune o della propria regione per motivi legati a lavoro, salute o necessità e urgenza, avendo o compilando con le forze dell’ordine l’autocertificazione.
Sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Le regole si sostanziano in questi punti:
- obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso;
- coprifuoco tra le 22 e le 5;
- palestre, piscine, cinema e teatri chiusi;
- impianti sciistici chiusi fino al 15 febbraio;
- consentita attività sportiva o motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;
- si a spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia;
- scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione sempre integralmente in presenza;
- divieto di recarsi nelle seconde case fuori regione, salvi motivi di urgenza per il tempo necessario a risolvere la problematica.
Alcune specifiche:
Fascia Gialla
- musei e mostre aperti dal lunedì al venerdì;
- spostamento verso un’altra abitazione privata nel territorio regionale una volta al giorno, fra le 5 e le 22 e nei limiti di 2 adulti (i minori di 14 anni, le persone con disabilità o non autosufficienti non contano)
- bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie aperti fino alle 18 con massimo 4 persone per tavolo;
- vietata dopo le 18 la vendita di bevande da asporto da tutti gli esercizi commerciali, possibile invece quella di cibo, così come la consegna a domicilio.
Fasce Arancioni e rosse
- divieto di recarsi nelle seconde case fuori dal comune, salvi motivi di urgenza per il tempo necessario a risolvere la problematica.
- spostamento verso un’altra abitazione privata nel territorio comunale con le stesse regole viste sopra;
- bar e ristoranti non aperti al pubblico.
Si aggiunge la possibilità per le regioni di essere inserite in fascia bianca: scenario di tipo 1 e livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti un’incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti.