E’ questa la vicenda, a lieto fine, di un 70enne (di origine emiliana, ma residente per molti anni nel Milanese), padre di due figli e nonno di quattro nipoti, che – grazie alla legge cosiddetta legge Salva Suicidi – può tornare ora a sperare nel futuro. Nel corso degli ultimi anni, infatti, il pensionato si era indebitato pesantemente per aiutare la figlia nelle spese del matrimonio e per pagare l’affitto dell’anziana madre (deceduta nel 2016), che non arrivava a fine mese. Non solo: dopo la separazione dalla ex moglie, il 70enne si era anche fatto carico delle spese mediche della nuova compagna, colpita da un tumore al seno.
“Il nostro assistito – spiegano gli avvocati Monica Pagano e Matteo Marini dello studio Pagano & Partners – ha ricevuto dalla vita un conto salato e il rischio di dover convivere con i debiti in eterno era per lui reale. Ma la legge 3/2012 stabilisce che i debiti non possono essere una sorta di condanna all’ergastolo per un cittadino onesto: il nostro cliente pagherà, dunque, quanto nelle sue reali possibilità, versando 33.600 euro in quattro anni e vendendo la sua automobile, del valore stimato di 12mila euro. E’ il massimo che avrebbe potuto fare – aggiungono – ed è giusto che, al termine della procedura, questa persona possa tornare ad avere un futuro come gli altri”.
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