Una vita fatta di continui trasferimenti per lavoro (prima in provincia di Ferrara, poi nel Napoletano e infine a Milano) e ricorsi al credito tramite finanziarie, che nel 2017 lo ha lasciato letteralmente senza un soldo in tasca e con un debito complessivo a 5 zeri. Oltre a nessuna speranza nel futuro.
L’unica soluzione, per lui, sarebbe stata quella di vivere schiavo dei debiti, che mai avrebbe potuto pagare. Ma – grazie all’intervento dello Studio Pagano & Partners – ha trovato una via d’uscita.
“Applicando la 3/2012 (la cosiddetta legge salva-suicidi)”, spiegano gli avvocati Monica Pagano e Matteo Marini, “i giudici hanno disposto che l’uomo paghi solo quanto nelle sue possibilità e per un tempo limitato: lo Stato non può condannare una persona colpevole solo di sfortuna all’ergastolo dei debiti e la legge, su questo principio, è dalla parte dei cittadini”.
L’uomo, infatti, metterà a disposizione della procedura la sua casa (già gravata da oneri, e dunque di valore ormai ridotto) e pagherà ai creditori solo una cifra corrispondente a quanto già versava con il quinto dello stipendio (360 euro al mese su 1500 percepiti) per cinque anni (21.600 euro in tutto). Poi, se avrà rispettato le prescrizioni, sarà libero per sempre da ogni debito e potrà tornare a sperare nel futuro.
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