Grazie all’assistenza dello studio legale Pagano & Partners i coniugi si sono appellati alla legge 3/2012, la cosiddetta salva-suicidi, che stabilisce per i soggetti non fallibili il principio secondo cui i debiti e i diritti dei creditori non possono impedire a chi li ha contratti di condurre una vita dignitosa.
“Quei 176mila euro”, sottolinea l’avvocato Pagano, che ha seguito il caso con il collega Matteo Marini, “i miei assistiti non avrebbero mai potuto pagarli. Lui, infatti, dal 2009 – quando aveva circa 40 anni – si è mantenuto con lavori saltuari e oggi percepisce una pensione da cui già viene detratto il quinto. Lei, invece, nel 2014 ha dovuto cedere a un prezzo irrisorio la sua attività, che non funzionava, dopo aver provato a darla in affitto e non essere mai stata pagata. Il risultato è che ora vivono in affitto con la sola pensione di lui e con questa mantengono anche i due figli”.
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