Una giovane coppia di Pavia si è rivolta allo Studio Pagano & Partners per la grave situazione debitoria in cui si è ritrovata a causa della crisi che ha colpito la ditta in cui lavorava la donna.
La situazione di disagio economico ha dapprima comportato l’inadempimento delle rate del mutuo ipotecario contratto nel 2005 e successivamente il continuo ricorso al credito.
L’uomo si è visto anche costretto per alcuni mesi, nel 2009, a beneficiare della cassa d’integrazione.
Il loro indebitamento è sostanzialmente dipeso dalla difficoltà nella gestione delle spese relative al ménage familiare.
Un debito complessivo di oltre 215mila euro l’uomo mette a disposizione della procedura liquidatoria:
- la propria quota pari al 50% dell’immobile di proprietà oggetto a procedura esecutiva e attualmente in asta;
- la sua quota di TFR;
- una provvista liquida mensile pari ad euro 245,00 per cinque anni, per un totale pari ad euro 14.700,00.
Lei:
- la propria quota pari al 50% dell’immobile di proprietà oggetto a procedura esecutiva e attualmente in asta;
- una provvista liquida mensile di € 80,00 per cinque anni per una somma complessiva di € 4.800,00.
Importante sottolineare che entrambe le auto dei coniugi, come richiesto dai legali – Avv. Monica Pagano e Matteo Marini – saranno inserite nella procedura di liquidazione soltanto al termine dei cinque anni in quanto necessari per recarsi sul luogo di lavoro e, pertanto indispensabili per generare reddito.
Al termine dei 5 anni, se avranno rispettato tutte le prescrizioni potranno beneficiare entrambi dell’esdebitazione, liberandosi definitivamente da tutti i debiti.